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Corpetti steccati, linee attillate si contrappongono ai movimenti sinuosi delle balze, su gonne e pantaloni.
Nella palette colori impera il nero, talvolta illuminato dallo scintillio delle paillettes dei tessuti e i toni del grigio. A vivacizzare le tonalità cromatiche ci sono gli aranciati, il ruggine in contrasto con il fuxia.

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Aggiornamenti e curiosità dal mondo della moda alla scoperta di nuovi stili e nuove tendenze con un occhio anche al passato. Parleremo di moda etica e moda sostenibile, settore in continua crescita che finalmente è una realtà anche in Italia.

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I sogni: linfa vitale dello spirito creativo anche nella moda

“Liberare le idee e ritrovare il senso del meraviglioso, in assenza di qualsiasi controllo della ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale” Andrè Breton – 1924

È con queste parole che Andrè Breton dà vita al Surrealismo, quella corrente artistica che rappresenta i sogni con immagini che tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso influenzerà tutte le arti visive: dal cinema alla pittura con DalìMagritteMiròErnst Buñuel fino alla moda dove la più alta espressione è Elsa Schiaparelli. Il movimento Surrealista prende nuovamente in considerazione gli elementi irrazionali dell’estro umano e la determinazione di esprimere attraverso l’arte le espressioni dell’inconscio. Nel Surrealismo sogno è realtà diventano un tutto unico, e quella parte di noi, l’inconscio, che viene fuori nei sogni, prende forma quando siamo svegli permettendoci di esprimerci senza freni inibitori e schemi predefiniti. La difficoltà di raffigurare in parole il sogno darà vita alla produzione figurativa.

Moda e Surrealismo: i sogni vanno in passerella

Lavorare con artisti come Bebe Berard, Jean Cocteau, Salvador Dali, Vertes, Van Dongen e con fotografi come Hoyningen Huene, Horst, Cecil Beaton e Man Ray regalava un senso di euforia. Ci si sentiva sostenuti e capiti, a differenza della più superficiale e noiosa realtà della realizzazione di un abito da mettere in vendita.” Elsa Schiaparelli – Shocking Life

In quegli anni anche la moda fu influenzata da questo movimento artistico d’avanguardia e la massima promotrice fu Elsa Schiaparelli che collaborò con moltissimi artisti surrealisti per realizzare i suoi abiti e accessori spettacolari che sfilano in passerella come vere e proprie opere d’arte.

L’unione tra i surrealisti e la Schiaparelli fu inevitabile. Strettissimo fu il sodalizio con Cocteau e Dalì e dai loro capolavori nacquero i capolavori della Schiaparelli. Ricordiamo l’abito in seta bianca e arancio con un’aragosta circondata da ciuffi di prezzemolo, e ancora l’abito “lacrima” in crêpe di seta e gli abiti ispirati al mondo del circo tutti ideati sulla base di disegni di Dalì. E poi il doppio mantello lilla con due profili sulla schiena che uniti formano un vaso di rose che nasce sulla base di un disegno di Cocteau. Solo per citarne alcuni, ma la produzione della Schiaparelli è straordinaria.

Photo credits: Google Arts and culture – Exhibit Schiaparelli

I sogni prendono forma sulle passerelle grazie all’estro creativo e provocatorio di questa stilista attratta dalla libertà immaginativa dei suoi amici surrealisti e che sfidava le nozioni base della sartoria tradizionale inserendo dettagli sovversivi e utilizzando tessuti insoliti.

Numerosi stilisti contemporanei hanno cercato di replicare la surrealistica concezione della moda della Schiaparelli ispirandosi ad artisti surrealisti come Jean Paul Gaultier famoso per trasformare la biancheria intima in abiti da sera e che spesso decorava l’abito mettendo in rilievo costole e spina dorsale. O come le rondini di Miu Miu catturate in volo su abiti borse e scarpe. O ancora Moschino che negli anni ’80 usava la moda per criticare la moda utilizzando scritte provocatorie. 

Il sogno visto come rigenerazione e cambiamento

Non si può concepire il trascorrere dei nostri giorni senza il supporto confortante dei Sogni. Il Sogno è uno dei nostri bisogni più remoti, linfa vitale che ci permette di lasciarci alle spalle una visione distopica della realtà. Quella che ci auspichiamo è sicuramente una visione più’ positiva, una sorta di rigenerazione che vede un cambiamento radicale in cui lo spettatore  passivo cede il posto a un protagonista più’ attivo che dotato di spirito critico osserva, pensa, aspetta e infine agisce…il risultato è stupefacente! Tutto ciò accade grazie al Sogno che ci permette di rompere gli schemi e che ci fa aspirare a qualcosa di grande e creativo.

Tutte le espressioni d’arte riflettono quelli che sono gli scenari sociali e di vita reale e anche la moda nella sua “Maniera” rispecchia i cambiamenti così come i nuovi bisogni. Macramè però vuole pensare che la moda, più che evocare un senso di reticenza, possa invece riflettere questa nostra attitudine a Sognare.
Il sogno è vita!



Macramé

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