Come vestirsi per un colloquio di lavoro
Prepararsi ad una job interview può essere molto stressante soprattutto se non hai idea di cosa indossare. Anche se siamo nel terzo millennio e tutto...
Corpetti steccati, linee attillate si contrappongono ai movimenti sinuosi delle balze, su gonne e pantaloni.
Nella palette colori impera il nero, talvolta illuminato dallo scintillio delle paillettes dei tessuti e i toni del grigio. A vivacizzare le tonalità cromatiche ci sono gli aranciati, il ruggine in contrasto con il fuxia.
Abiti e completi, Nuova collezione
Aggiornamenti e curiosità dal mondo della moda alla scoperta di nuovi stili e nuove tendenze con un occhio anche al passato. Parleremo di moda etica e moda sostenibile, settore in continua crescita che finalmente è una realtà anche in Italia.
Prepararsi ad una job interview può essere molto stressante soprattutto se non hai idea di cosa indossare. Anche se siamo nel terzo millennio e tutto...
Voglia di energia e vitalità, questo esprime la moda autunno inverno 2022/2023. Toni forti e decisi che lasciano il passo a nuance calde e intramonta...
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“ …..Disegnare abiti non e’ una professione,ma un’arte. Un vestito è una delle arti più difficili e deludenti, perché il vestito è nato e già appartiene al passato. Un vestito non rimane attaccato al muro come un quadro e nemmeno conduce la lunga esistenza intatta e preservata di un libro…” scriveva nelle sue memorie Elsa Schiaparelli.
Protagonista di una “Shocking life” (titolo della sua autobiografia) Elsa Schiaparelli è sicuramente una delle più ironiche, stravaganti, egocentriche e irriverenti stiliste che la Moda ricordi.
Italiana doc con origini nobiliari toscane e piemontesi, si trasferisce in Francia a Parigi dove diventerà “l’italienne” più famosa della moda conquistando tutti. La più celebre tra le icone della moda italiana, la Schiapparelli sarà fonte di ispirazione per grandi stilisti di tutto il mondo da Saint Laurent a Giorgio Armani fino a Galliano e Alexander Mc Queen.
A quasi 50 anni dalla sua scomparsa parliamo di “Madame Schiapparelli” come la chiamavano i francesi. Stilista dalla creatività disarmante, sosteneva che “un vestito vive solo se lo si indossa” . Sin dal suo debutto nel campo della moda fu evidente il suo legame con l’arte che la spinse quasi sempre a cercare una cornice originale alle sue collezioni. Dall’arte come pura forma di ispirazione e dalla collaborazione con artisti come Jean Cocteau e Salvator Dali nacquero pezzi indimenticabili come il tailleur nero con un disco ricamato in oro, abiti in organza con su dipinte aragoste e i suoi cappelli forse tra i più originali come quello a forma di scarpa. Anche i gioielli spesso riprendevano soggetti bizzarri: libellule, aspirine.
Elsa Schiaparelli è stata la prima a introdurre il concetto di “tema” come filo conduttore in una collezione e anticipò quella che si dimostrò essere una tra le tendenze moda più in voga fino ai nostri giorni: la sfilata intesa come spettacolo.
Nella storia della moda italiana la Schiaparelli si contrappone a Coco Chanel che con la sua moda quasi monacale la definiva con disprezzo “l’artista che fa vestiti”. In effetti, come scriveva un famoso periodico newyorkese nel 1932 un abito della Schiapparelli equivale ad un’opera d’arte. Al contrario di Coco Chanel, Elsa Schiaparelli amava il colore, era per lei un’esigenza assoluta. I colori più amati erano il verde lattuga, il blu pervinca, l’arancio e il famoso rosa shocking..un marchio di fabbrica che faceva subito riconoscere le sue creazioni al pubblico. I suoi abiti esaltavano le linee e le forme, accentuando quei tratti che non dovevano assolutamente passare inosservati all’occhio.
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale nasce la collezione Cash and Carry dove viene lanciata l’idea di esasperare il concetto di tasche in cui la donna poteva portare con sé tutto ciò che desiderava senza dover utilizzare altro tipo di accessorio. Fu proprio la Schiapparelli ad inventare la gonna pantaloni che le donne potevano indossare con disinvoltura in bicicletta. Nel suo atelier hanno mosso i primi passi futuri talenti come Pierre Cardin e Hubert De Givenchy .
Noi di Macramè abbiamo voluto rendere omaggio a questa donna intrepida, meravigliosamente sofisticata e aristocratica le cui creazioni sono ancora oggi assolutamente ineguagliabili. Una donna che già negli anni ’30 aveva delle idee sorprendenti, che plasmava i tessuti rendendoli opere d’arte. Orgoglio dell’alta moda italiana, Elsa Schiaparelli è un esempio di donna che ci rende orgogliose.