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Corpetti steccati, linee attillate si contrappongono ai movimenti sinuosi delle balze, su gonne e pantaloni.
Nella palette colori impera il nero, talvolta illuminato dallo scintillio delle paillettes dei tessuti e i toni del grigio. A vivacizzare le tonalità cromatiche ci sono gli aranciati, il ruggine in contrasto con il fuxia.

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Aggiornamenti e curiosità dal mondo della moda alla scoperta di nuovi stili e nuove tendenze con un occhio anche al passato. Parleremo di moda etica e moda sostenibile, settore in continua crescita che finalmente è una realtà anche in Italia.

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Storia della moda: la tuta

Uno dei capi più amati dalle donne ha da poco compiuto 100 anni! La Tuta, un capo antiborghese, economico e che si opponeva alle cravatte e agli accessori superflui borghesi fa capolino sulle pagine de La Nazione il 17 Giugno del 1920. Capo semplice e progressista nasce dal genio creativo di un artista italiano legato al movimento futurista che sperimenta i modelli dell’arte nella moda dando vita a capi rivoluzionari. Ma chi era quest’uomo che inventò uno dei capi ritenuto ancora oggi moderno e anticonformista? Vi presentiamo Ernesto Michahelles, in arte Thayaht.

Chi era Thayaht e come nasce la sua tuta

Thayaht era un esponente del futurismo, scultore, pittore nonché stilista di moda anticonformista ed originale. Nacque a Firenze nel 1893 da una famiglia ricca e cosmopolita dove si respira cultura a pieni polmoni. Già da adolescente seguiva studi sulla teoria del colore e geometria cromatica. Vivrà a Parigi dove incontra Madeleine Vionnet, stilista di moda francese precorritrice della rivoluzione della moda del XX secolo e con la quale inizierà una collaborazione molto proficua che durerà fino al 1925.

Fu proprio in questi anni che nasce la tuta di Thayhat, concepito come abito da uomo universale, economico e che si potesse indossare in tutte le occasioni: in campagna, per fare sport, al lavoro, per viaggiare. Un capo insomma universale e rivoluzionario ideato su basi geometriche rettangolari dalla perfetta forma a T.

Fonte: https://trama-e-ordito.blogspot.com/

Grazie alla collaborazione con la Vionnet, nasce la tuta femminile concepita sempre sulla stessa base geometrica ma un po’ più larga, da indossare con una cintura in vita e resa più accattivante dalle spalle arrotondate, dallo scollo a punta e dal colletto sciallato. Nasce così negli anni ’20 del 1900 un capo versatile a 360°! Dalla tuta da uomo alla tuta donna, dalla tuta sportiva fino alla tuta elegante

La tuta oggi nel XXI secolo

La tuta è un capo di abbigliamento che non ha mai avuto tramonto. Ritornata in auge negli anni ’80 del 1900 è un caposaldo dell’abbigliamento femminile. Tute lunghe, corte, coloratissime realizzate in vari tessuti sfilano sfrontate sulle più prestigiose passerelle. Le donne la adorano per la sua praticità e versatilità. Perfetta da indossare la sera o di giorno, d’inverno o d’estate, la tuta rappresenta l’abito ideale tant’è che tutti gli stilisti la ripropongono ogni anno in varie versioni.

Anche Macramè ripropone la Tuta nella sua collezione primavera/estate 2020 per festeggiare i 100 anni appena compiuti da questa “signora” senza tempo. Corta, sexy e minimal chic realizzata in seta bio certificata può essere indossata in ogni occasione. Un omaggio ad una grande mente che con la sua idea geniale della Tuta ha influenzato la moda del futuro.

 



Macramé

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